Dolly

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L'eredità del primo clone animale

Dolly, sfida alla scienza

Dolly, 5 luglio 1996 - 14 febbraio 2003. La pecora più famosa del mondo, il primo animale clonato da una cellula adulta, se n'è andato: Ian Wilmut, lo scienziato irlandese che l'aveva "creata", le ha procurato la "dolce morte" per risparmiarle le sofferenze di una patologia polmonare irreversibile. Con Dolly se ne va un simbolo. L'Herald Tribune commentò così l'annuncio del successo dell'esperimento: <<Dolly è l'evento dell'anno, forse del decennio, o persino del secolo>>.
Nei sette anni scarsi di vita della pecora la clonazione animale è stata ripetuta centinaia di volte. Ormai non si contano più le pecore, i buoi, i topi, i maiali e le scimmie prodotti con la tecnica usata per Dolly. << Il problema è che tutti mostrano difetti, sono ammalati e non raggiungono la vita media dei loro simili >>.

Nella cosiddetta "clonazione" si tenta di riportare indietro il nucleo di una cellula adulta. Dalla clonazione animale, inevitabilmente, ci si sposta, sulla clonazione umana. Lo scienziato Boncinelli si limita a osservare che << chi vuole procedere alla clonazione dell'uomo è un pazzo. Se sono emersi problemi con pecore che vivono 11 anni, figuriamoci che cosa potrebbe accadere con gli uomini. Sarebbe un autogol incredibile e inutile: non c'è nessuna garanzia che le cose vadano bene >>.

Un portale per informarsi malattie rare - aidweb.org - raccoglie e fornisce le informazioni più recenti sulle malattie rare. Un altro portale utile è quello dell'Istituto superiore di sanità - www.iss.it - Digitando il nome della sindrome, appaiono tutti i siti riguardanti la malattia, le associazioni a riguardo e le esperienze di famiglie con lo stesso problema con cui scambiarsi consigli utili.