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12.000 euro Finora gli eurodeputati italiani hanno suscitato le invidie dei loro colleghi, portando a casa ogni mese 12.000 euro lordi di stipendio. Sono loro i più ricchi, in virtù di un meccanismo che aggancia lo stipendio di ogni parlamentare a quello dei deputati del Paese d'origine. Ma se la riforma ora in dirittura d'arrivo sarà approvata, i 732 europarlamentari percepiranno tutti lo stesso stipendio: 7.000 euro. Canteranno vittoria i polacchi, che adesso guadagnano 559 euro, e tutti i loro colleghi dei Paesi dell'Est. Ma solo fra dieci anni. La riforma, infatti, prevede un periodo di transizione di due legislature. I parlamentari italiani dovranno essere disposti a rinunciare ai loro stipendi per tentare l'avventura europea.

I soldi non danno La felicità, anzi...

LE MONETE DA 1 E DA 2 EURO CONTENGONO NICHEL, UNA SOSTANZA CHE PUO' SCATENARE FORTI ALLERGIE.
Le monete da 1 e 2 euro dovrebbero essere dichiarate fuorilegge. Possono sprigionare ioni di nichel da 240 a 320 volte più dei limiti posti dall'Unione europea, che sono 0,5 microgrammi di ioni alla settimana per ogni centimetro quadrato di pelle umana. Le migliaia di persone che sono allergiche al nichel, soffrendo di disturbi vari e spendendo soldi per curarsi ed evitare prodotti che contengono questo metallo, non sanno che si trova anche nelle monete da 1 e 2 euro. E' assurdo che la UE, dopo aver fissato limiti alle quantità di nichel, abbia deciso di fabbricare monete contenenti tale metallo. A questo punto dovrebbe anche emanare una direttiva per assicurare un aiuto economico a chi soffre di questa allergia, dovuta generalmente al fatto che il sudore della mano può avviare una reazione chimica che altera la lega delle monete. Nei reparti dermatologici degli ospedali c'è un afflusso costante di donne e uomini che hanno problemi soprattutto con gli orecchini a buon mercato, quasi tutti rivestiti con nichel, che provocano pruriti, eritemi, eczemi e dermatiti varie. Ne sono responsabili anche altri monili come braccialetti e anelli, tranne quando sono fatti interamente di metalli nobili come oro, platino e argento, che non danno problemi. La storia è lunga, perché gli effetti nocivi del nichel erano già noti all'inizio dell'800, quando i primi minatori scandinavi, occupati nell'estrazione di questo metallo, cominciarono a soffrire di vari disturbi cutanei, tanto che gli fu dato il nome di nichel perché in lingua scandinava significa "genietto maligno". Occhio agli orecchini - A causa del sudore, della temperatura del corpo e delle differenti proprietà elettrochimiche dei componenti degli orecchini, generalmente costituiti da una base di acciaio o ottone, una rivestitura di nichel e una leggera doratura superficiale, si liberano ioni di nichel che provocano i fastidi cutanei e possono entrare in circolo nel sangue, con conseguenze ancora sconosciute. Cosicché è intervenuta la CE, che con una direttiva del 1994 ha incluso il nichel fra le "sostanze e preparati pericolosi", ponendo alcuni limiti al suo impiego. Ultimamente, con una direttiva del 2004, il limite massimo di cessione è stato abbassato a 0,2 microgrammi per centimetro quadrato e per settimana. Ciò non ha impedito che si fabbricassero monete contenenti nichel. Chi è allergico al nichel, oltre al disagio che ne deriva, è costretto ad acquistare prodotti "nichel free" che hanno prezzi molto alti. Il detersivo per esempio, si compera in farmacia e costa 13 euro per 500 grammi; shampoo e bagnoschiuma: 8,50 per 200 millilitri.

LE PIAGHE DELL'AFRICA Secondo l'ultimo rapporto di Unalds (l'agenzia Onu per la lotta contro l'Aids), nel continente africano gli ammalati di Aids sono oltre 25 milioni: 3 milioni hanno contratto nel 2004 il virus, che ha mietuto 2 milioni e 300.000 vite. Un dato che rappresenta il 75 per cento delle morti per Aids in tutto il mondo; 15 milioni di bambini africani sono rimasti orfani a causa dell'Aids. L'Africa subsahariana presenta il numero più alto di bambini in età scolare che non frequenta la scuola primaria: 41 milioni nel 1990 e 45 milioni nel 2004; in questa regione, il numero di bambine che ancora non frequenta la scuola è salito da 20 milioni nel 1990 a 24 milioni nel 2002. Soltanto nel 2004 ci sono stati in Africa 1 milione di morti a causa della malaria (la maggior parte sotto i cinque anni di età), 10 milioni per mancanza d'acqua. Nell'Africa subsahariana, le persone che attualmente vivono con meno di 1 dollaro al giorno sono 313 milioni.

LA CIFRA 16,6 % è il tasso di povertà infantile dell'Italia, il più basso d'Europa, secondo il rapporto dell'Unicef, "La povertà dei bambini nei Paesi ricchi 2005". Secondo lo studio - che si riferisce alla povertà relativa, definita da un reddito inferiore al 50 per cento della media nazionale - nei Paesi più industrializzati della Terra l'indigenza infantile è aumentata negli ultimi dieci anni e sono 40-50 milioni i piccoli che vivono in miseria. Nella lista nera l'Italia appare al terzo posto, dopo il Messico e Stati Uniti. Il rapporto mostra, inoltre, che nei Paesi in cui la spesa pubblica per l'assistenza sociale e familiare - come Danimarca, Svezia e Finlandia - è più elevata, la povertà infantile diminuisce drasticamente.

LA CIFRA 30.000 porzioni. Più che un numero, un obiettivo. Se lo propongono per il 2005 i volontari di Siticibo, i primi ad applicare la legge 155 del 2003, meglio nota come legge del Buon Samaritano. Il primo esperimento, a Milano nel 2004, ha reso disponibili per le mense dei poveri 15.000 pasti provenienti dalle mense scolastiche e aziendali e dalle cucine di alberghi e ristoranti. Grazie all'attività dei volontari della Fondazione banco alimentare - Onlus, molto cibo destinato allo spreco viene recuperato in sicurezza con l'applicazione di una rigorosa catena del freddo e distribuito alle strutture assistenziali. L'iniziativa milanese si sta espandendo a Como e altre città hanno già chiesto consulenza a Siticibo per applicare la norma.

LA TRAGEDIA RIMOSSA DELLE FOIBE Un buco nel terreno e decine di metri stretti e bui, ma anche un buco nella memoria, e nei libri di storia, profondo sessant'anni. La tragedia colpevolmente rimossa delle FOIBE, con le sue migliaia di vittime ( venti, trentamila: impossibile quantificarle con precisione ) cancellate sul finire della guerra - tra l'autunno del 1943 e la primavera - estate del 1945 - sanguinosa repressione del regime di Tito. Uomini, donne, bambini d'Istria accusati di convivenza con il fascismo e la sua politica di discriminazione etnica nei confronti degli jugoslavi, e letteralmente inghiottiti da quelle gole di terra e fango caratteristiche delle zone carsiche. PER RICORDARE Quest'anno, il 10 febbraio, si celebra per la prima volta il "Giorno del ricordo", per legge, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe , dell'esodo dalle loro terre degli Istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Le vittime dei partigiani jugoslavi furono circa 20.000, mentre 350.000 persone, su circa 400.000 che vivevano in quei territori, furono costrette a un esodo forzato.

LE CIFRE DELL'OLOCAUSTO
5.948.000 gli ebrei deportati e uccisi nei lager.
Tra questi:
3.000.000 in Polonia
700.000 in Urss
270.000 in Romania
260.000 in Cecoslovacchia
180.000 in Ungheria
130.000 in Lituania
120.000 in Germania
100.000 nei Paesi Bassi
75.000 in Francia
70.000 in Lettonia
60.000 in Jugoslavia
60.000 in Grecia
50.000 in Austria
24.000 in Belgio
9.000 in Italia

Aids, il rapporto Onu-Oms 2004
IL DRAMMA DELLE DONNE AFRICANE L'emergenza Aids riguarda soprattutto le donne, in particolare le giovani africane. E il dato più preoccupante del Rapporto 2004 sul virus Hiv presentato dall'Unaids (l'agenzia specializzata del'Onu) e dall'organizzazione mondiale della sanità, in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia. Circa la metà dei 37,2 milioni di adulti che vivono con l'Hiv o l'Aids sono di sesso femminile. L'emergenza più acuta riguarda l'Africa subsahariana: qui la percentuale raggiunge il 60 per cento, e sale al 76 tra i 15 e i 24 anni. Le cause sono varie: non solo la donna è biologicamente più esposta al virus (due volte più degli uomini), ma anche l'alto numero di violenze sessuali - specie nelle zone di guerra, dove lo stupro è usato come arma - e i comportamenti ad alto rischio dei loro partner sono i principali fattori. Nei paesi poveri, poi, è negato l'accesso ai farmaci: a causa dei brevetti, i farmaci sono troppo costosi per le casse nazionali. I numeri dell'epidemia. 

I numeri della guerra 4 miliardi di dollari il costo di un mese di guerra in Irak 177 milioni di dollari spesi per ogni giorno di guerra 122.820 dollari per ogni minuto di guerra 20 miliardi di dollari promessi finora dagli Usa per la ricostruzione in Irak 5 miliardi da spendere sulla base di progetti 366 milioni di dollari spesi effettivamente al 30 giugno 2004 ( Fonte: Ufficio Bilancio Casa Bianca) 1 miliardo e mezzo di dollari in quattro anni il costo per rimettere in piedi il sistema sanitario iracheno (Fonte: Oms, Organizzazione mondiale della sanità) 1 miliardo di dollari per costruire l'edificio superblindato della nuova ambasciata Usa a Baghdad

GLI EURONUMERI 732 gli eurodeputati: i più numerosi sono i tedeschi (99); solo 5 quelli di Malta 31% le donne; 7 le italiane 3 le sedi dell'Europarlamento: Strasburgo (dove si svolgono le 12 sessioni plenarie mensili); Bruxelles (per le sessioni aggiuntive); Lussemburgo (sede del segretario generale del parlamento). 20 le lingue ufficiali 12.000 Euro l'indennità mensile degli eurodeputati italiani; 761 euro quella dei parlamentari ungheresi.

LA TOP TEN DELLO SPAM (dati in percentuale)
1 Cina 71
2 Stati Uniti 22
3 Brasile 2,3
4 Sud Corea 1,8
5 Federazione Russa 1,5
6 Canada 0,6
7 Pakistan 0,24
8 Regno Unito 0,07
9 Francia 0,06
10 Germania 0,03
fonte: Sybari Software

La Cifra 15 milioni sono i bambini rimasti orfani a causa dell'AIDS in tutto il mondo. Il dato aggiornato al 2003, segnala una preoccupante tendenza al rialzo (nel 2001 erano 11,5 milioni), tanto che se il trend venisse confermato, a stima per il 2010 prevederebbe 18,4 milioni di orfani. Lo rivela un rapporto presentato a Bangkok nel corso della Conferenza internazionale sull'Aids. Il problema si concentra soprattutto nell'Africa subsahariana, in cui vivono 12 milioni di bambini che hanno perso uno o entrambi i genitori a causa del virus Hiv. Tutto ciò nonostante un miglioramento generale delle condizioni igienico-sanitarie, che in zone come America latina, Asia e Caraibi ha permesso la diminuzione del numero dei bambini orfani di circa un decimo dal 1990. La Conferenza ha reso note altre cifre riguardo l'incidenza dell'Aids nel mondo: 38 milioni sono attualmente le persone sieropositive, 20 milioni i decessi causati dall'epidemia dal 1981, 14 mila le infezioni che si verificano ogni giorno. .

 
 
 
   
   
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Un portale per informarsi malattie   rare - aidweb.org - raccoglie e fornisce le informazioni più recenti sulle malattie rare. Un altro portale utile è quello dell'Istituto superiore di sanità - www.iss.it - Digitando il nome della sindrome, appaiono tutti i siti riguardanti la malattia, le associazioni a riguardo e le esperienze di famiglie con lo stesso problema con cui scambiarsi consigli utili.


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